Come sappiamo il Feng Shui persegue la finalità di creare ambienti perfettamente bilanciati e armoniosi capaci di influire positivamente sulla vita delle persone. Per questo motivo Il lavoro di un esperto ha lo scopo di creare le condizioni ideali per trattenere il Ch’i benefico che “nutre” la casa, limitando nello stesso tempo i danni creati dal Sha Ch’ì , l’energia considerata violenta e distruttiva. Questo studio fa parte della scuola della Forma che riveste un ruolo primario ed essenziale nell’analisi della casa, gli antichi maestri grazie allo studio della forma avevano praticato un Feng shui molto efficace e risolutivo.
Osserviamo dettagliatamente alcuni tipi di Shars per stimarne il grado di nocività sugli ambienti.
La nostra attenzione deve essere volta a riconoscere i diversi tipi di Sha che possono danneggiare l’armonia dei luoghi abitati, siano essi la casa o il luogo di lavoro. Conoscere perfettamente la natura del potenziale danno è essenziale per trovare successivamente la soluzione più adatta ed efficace.
Occorre anche precisare che alcuni tipi di Sha possono essere facilmente curati e armonizzati, mentre altri – soprattutto quelli prodotti dalla terra sono purtroppo di difficile soluzione. Spesso la sola alternativa per evitare gli effetti devastanti di queste energie è quella di dare un consiglio estremo ai propri committenti: trasferirsi altrove. E’ difficile per chiunque accettare la prospettiva di cambiare la propria sistemazione abitativa o di lavoro dopo anni di permanenza e dopo avere magari investito su una casa o su un ufficio o uno spazio commerciale, ma se siamo sicuri di aver fatto una corretta analisi, stiamo salvando i nostri committenti da pesanti problemi futuri.
Quali sono le contromisure ed i rimedi migliori per difendersi dal Sha Ch’i? La prima regola è di usare il buon senso e di sviluppare la percezione delle distanze e delle proporzioni.
Una struttura a punta grande vicino al portone d’ingresso, un traliccio dell’alta tensione a poca distanza dalla casa, i cavi sospesi che passano in prossimità dell’abitazione, ovviamente, produrranno uno Sha Ch’i di una certa pericolosità, mentre gli stessi oggetti, ad una distanza di almeno 2-300 metri e in progressione, man mano che la distanza aumenta sino all’orizzonte, avranno un impatto sempre meno significativo (se non nullo) sull’ambiente dove viviamo. Nel caso queste strutture – fossero fuori portate visiva dalla propria casa, la loro presenza è meno preoccupante e non dovrebbero essere considerate un pericolo diretto.
Occorre sempre valutare con discernimento le problematiche relative agli Shars per comprendere correttamente il peso che essi hanno nel sistema che stiamo esaminando;
ad esempio l’aria stagnante proveniente da una discarica o da cassonetti della nettezza urbana quasi sempre a ridosso del portone di casa. La vicinanza a queste aree con accumuli marcescenti, maleodoranti e in fase di degrado biologico rende stagnante il Ch’ì, che staticizzandosi non circola nell’ambiente; la mancanza di energia rigenerativa è sinonimo di possibile malattia e debolezza di salute.
Analizziamo altre situazioni “a rischio” che possono esercitare una pressione psicologica così forte sugli abitanti del luogo, al punto tale da influenzare la loro visione della vita. Ecco alcuni esempi di questi frequenti Sha Ch’ì.
Una proprietà che si trova in prossimità di una centrale elettrica o di trasformazione. Le frequenze elettromagnetiche generate possono essere così elevate da causare terribili patologie, l’effetto è aggravato se la porta principale si trova proprio di fronte all’ impianto.
Una casa si trova vicino ad un traliccio dell’alta tensione. E’ una situazione altrettanto grave come il caso precedente; l’alta frequenza delle onde elettromagnetiche può causare un “dis-allineamento” del proprio campo magnetico (aurico e corporeo) causando disturbi nervosi-emotivi o malattia. La torre di trasmissione di una stazione radio/tv può influenzare il sistema nervoso delle persone che vivono nelle vicinanze, riducendo la loro efficienza e vigoria fisica. Sono sempre poi presenti i rischi di grave patologie per la salute.
Una casa che si trova in una zona industriale, avrà un effetto negativo sulla salute degli occupanti in particolare sull’apparato respiratorio e del ricambio ed ancora potranno verificarsi manifestazioni ben più gravi. Questo è dovuto nella maggior parte dei casi alle emissioni inquinanti degli impianti industriali (POP’s = persistent organic pollutants), agli scarichi di acque reflue contaminate nell’ambiente, alla (illegale) dispersione e sotterramento di rifiuti e scarti tossici, scorie radioattive disperse da guasti e dismissione impianti. Casi d’inquinamento gravissimi d’intere aree con patologie mortali per intere popolazioni sono sotto gli occhi di tutti e oggetto di tragica cronaca da vari decenni (vedi ILVA di Taranto). Rimane purtroppo la sola opzione di trasferirsi per sottrarsi a questa situazione invivibile.